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Cass. civ., 19 novembre 2015 n. 23666
Il legatario può proporre l'azione revocatoria (ex articolo 2901 c.c.) per la vendita di un appartamento contenuto nell'asse ereditario anche se il suo credito è contestato in giudizio. Non solo, esso si considera sorto al momento dell'apertura del testamento e non in quello successivo in cui il tribunale ne accerta definitivamente l'esistenza. E nell'ipotesi che la vendita sia avvenuta dopo la lettura delle ultime volontà ma prima della sentenza definitiva che accerta la consistenza del legato, per la revoca dell'atto dispositivo è sufficiente la «consapevolezza» del debitore alienante e del terzo acquirente di arrecare pregiudizio alle ragioni del creditore.
Cass. civ., 14 ottobre 2015 n. 20750
Nel corso di una procedura fallimentare, il «carattere privilegiato» del credito professionale di un avvocato non può essere escluso perché egli operava all'interno di uno «studio di grandi dimensioni
Cass. civ., 1 ottobre 2015 n. 19655
Nel caso in cui l'immobile occupato abusivamente sia acquisito all'attivo di un fallimento, il giudice del merito può presumere l'esistenza del danno qualora sia dimostrata la volontà del curatore di rientrare in possesso del bene.
Cass. civ., 16 settembre 2015 n. 18149
La facoltà del curatore fallimentare di sciogliersi dal contratto preliminare di vendita stipulato dal fallito e non ancora eseguito, ai sensi dell’articolo 72, quarto comma, della legge fallimentare, può essere esercitata fino all’avvenuto trasferimento del bene, ossia fino all’esecuzione del contratto preliminare attraverso la stipula di quello definitivo ovvero fino al passaggio in giudicato della sentenza costitutiva ex articolo 2932 del Cc, resa in difetto di adempimento del preliminare, e dunque anche nel giudizio di appello; il limite alla proponibilità delle eccezioni in senso proprio, previsto dall’articolo 345 del Cpc, non assume infatti rilevanza rispetto al compimento del predetto atto, il quale costituisce esercizio di un diritto potestativo di carattere sostanziale e manifestazione di una scelta discrezionale spettante al curatore, che opera direttamente sul contratto e può essere effettuata mediante dichiarazione nella comparsa di costituzione o in altro scritto difensivo, come la comparsa conclusionale o atto del procuratore, anche non sottoscritto dal curatore e la cui sussistenza è rilevabile d’ufficio ai fini della decisione.
Corte di Cassazione, 6 novembre 2014 n. 23651
Il socio accomandante, il quale emetta assegni bancari tratti sul conto della società all’ordine di terzi, apponendovi la propria firma sotto il nome della società e per conto della stessa, in difetto della prova della sussistenza di una mera delega di cassa, assume solidale e iillimitata responsabilità ai sensi dell’articolo 2320 del codice civile per tutte le obbligazioni sociali e, in caso di fallimento della società, è assoggettabile al fallimento in proprio.
Corte di Cassazione, 4 novembre 2014 n. 23462
Il creditore assente all'udienza per l'esame dello stato passivo conserva la facoltà di opposizione La condotta omissiva non comporta acquiescenza alla proposta né decadenza.
Corte di Cassazione, 26 giugno 2014 n. 14552
Deve essere revocato il concordato preventivo concesso alla società che ha dolosamente occultato o dissimulato l'attivo.
Corte di Cassazione, 5 giugno 2014 n. 12654
Il termine di trenta giorni per la proposizione del reclamo avverso la sentenza di fallimento da parte degli altri soggetti interessati, non specificamente indicati dall’art. 18 legge fall., decorre dalla data della iscrizione della sentenza di fallimento nel registro delle imprese, indipendentemente dalla pregressa conoscenza che il soggetto (nella specie l’amministratore della società fallita) abbia potuto avere in altro modo della sentenza di fallimento.
Corte di Cassazione, 9 maggio 2014 n. 10105
Il dies a quo del termine annuale entro il quale può essere dichiarato, ai sensi dell’art. 10 legge fall., il fallimento della società estinta va individuato nella data di effettiva cancellazione della società risultante dal registro delle imprese e non in quella in cui è stata formulata la relativa istanza.
Nel caso dell’istituto del c.d. trust liquidatorio, in presenza di uno stato di preesistente insolvenza, il negozio non è riconoscibile nell’ordinamento italiano ed è, dunque, inefficace, costituendo un ostacolo all’applicazione della disciplina concorsuale, di natura pubblicistica. La mancata produzione dell’effetto di segregazione patrimoniale proprio del trust, conseguente all’accertamento incidentale della sua inefficacia da parte del tribunale fallimentare, determina la nullità del trasferimento dei beni al “trustee” per difetto di causa, cosicché, dichiarato il fallimento, il curatore può materialmente procedere alla loro apprensione.
Corte di Cassazione, 7 maggio 2014 n. 9859
Il venditore, il quale abbia pagato all’amministrazione finanziaria l’imposta integrativa di registro, definita soltanto nei suoi confronti mediante concordato fiscale, non ha azione di regresso verso l’acquirente rimasto estraneo al procedimento di accertamento per adesione.
Corte di Cassazione, 24 gennaio 2014 n. 1513
In tema di concordato con cessione dei beni, la prededucibilità dei crediti sorti “in occasione” della procedura, prevista dall’art. 111, secondo comma, legge fall., va riconosciuta al credito del proprietario di locali occupati senza titolo da beni ceduti dal debitore ai creditori nella procedura.
Corte di Cassazione 27 novembre 2013 n. 26501
A seguito dell’azione proposta dal curatore fallimentare contro il terzo per la restituzione dei pagamenti eseguiti a suo favore dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento - azione che ha natura di accertamento dell’inefficacia dei pagamenti medesimi - sugli importi in restituzione sono dovuti gli interessi legali dalle date dei singoli pagamenti.
Corte di Cassazione, 12 febbraio 2013 n. 3402
Il trasferimento di ipoteca è opponibile al fallimento solo laddove esso venga annotato a margine dell’iscrizione ipotecaria, prima o dopo la relativa dichiarazione; il cessionario del credito, cui la garanzia accede, può quindi ottenerne l’ammissione privilegiata al passivo allorché l’annotazione intervenga durante la fase di insinuazione od in quella successiva di opposizione, costituendo essa una condizione dell’azione.
Corte di Cassazione, 23 gennaio 2013 n. 1521
Il giudice ha il dovere di esercitare il controllo di legittimità sul giudizio di fattibilità della proposta di concordato, non restando questo escluso dalla attestazione del professionista, mentre resta riservata ai creditori la valutazione in ordine al merito del detto giudizio che ha ad oggetto la probabilità di successo economico del piano ed i rischi inerenti; il controllo di legittimità del giudice si realizza facendo applicazione di un unico e medesimo parametro nelle diverse fasi di ammissibilità, revoca ed omologazione in cui si articola la procedura di concordato preventivo; il controllo di legittimità si attua verificando la effettiva realizzabilità della causa concreta della procedura di concordato; quest’ultima da intendere come obbiettivo specifico perseguito dal procedimento; non ha contenuto fisso e predeterminabile essendo dipendente dal tipo di proposta formulata, pur se inserita in generale nel quadro di riferimento, finalizzato al superamento della situazione di crisi dell’imprenditore, da un lato, e dell’assicurazione del soddisfacimento, sia pure ipoteticamente modesto e parziale, dei creditori, da un altro.
Corte di Cassazione, 9 gennaio 2013 n. 340
L'incarico conferito ad un professionista dal giudice delegato nell'ambito della procedura fallimentare rientra nello schema del mandato. La prestazione corrisposta dal perito di parte nominato dal curatore fallimentare non costituisce una spesa di giustizia.
Corte di Cassazione, 7 gennaio 2013 n. 186
AIl socio accomandante di una Sas non può essere dichiarato fallito insieme alla società se effettua prelievi dalle casse sociali e copre con i propri beni i debiti dell’ente: le attività svolte, infatti, non possono essere considerate atti di gestione e non determinano quindi ripercussioni sul suo patrimonio
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